
Psicologia violenza di genere
I Segnali della violenza
Spesso coloro che sono vittime di violenza domestica non ne sono consapevoli, ritengono che determinati modi di fare facciano parte della personalità dei loro partner, ritenendoli quindi “difetti caratteriali” da dover necessariamente subire.
E’ invece fondamentale imparare a captare tutti quei segnali che riconducono alla violenza psicologica, onde evitare di sprofondare in un tunnel dal quale è piuttosto complesso uscire. Le vittime infatti pian piano vengono soggiogate, manipolate e sottomesse ed è necessario molto tempo per eliminare i segni psicologici dei maltrattamenti subiti (quando riescono ad affrancarsi dalla penosa “prigionia psicologica” !). Giust’appunto quando ci si viene a trovare in simili situazioni, e si è presa coscienza del problema, è necessario ed urgente ricorrere all’aiuto di professionisti esperti del settore : psicoterapeuti ed avvocati (ovviamente preparati e competenti).
Cosa fare ?
Innanzitutto la vittima dovrà allontanarsi il prima possibile dalla persona che provoca la violenza (imponendosi di non frequentarla più), fuggendo dalle sue “grinfie”, trovando riparo presso qualcuno che la possa ospitare. Successivamente dovrà lavorare su sé stessa, accettando l’esistenza del problema e quindi trovare il coraggio di condividerlo dapprima con amici stretti e parenti - senza timore di essere giudicata – poi con le persone esperte alle quali si è sopra accennato. Più tardi – e con l’aiuto delle persone cui si è rivolta -, la vittima dovrà necessariamente “lavorare su sé stessa” ovvero : migliorare la propria autostima (cercare di amarsi) ; concentrarsi su sé stessa cercando di dimenticare gli oltraggi e le molteplici umiliazioni, ad esempio facendo progetti per il futuro.
La violenza psicologica può emergere :
all’interno di un rapporto di coppia = in tal caso uno dei due partner, compirà nei confronti dell’altro una serie di atti censurabili (tutti ricompresi nella violenza psicologica), di cui si dirà ampiamente più avanti : stalking, gelosia, controlli, limitazioni nella libertà di movimento, privazioni economiche, atti denigratori e diffamatori, manipolazioni volte ad annientare la personalità del soggetto passivo (questi ultimi di solito vengono compiuti ad opera di personalità narcisistiche).
Si parla quasi sempre di uomini che compiono azioni o condotte illecite nei confronti delle mogli/compagne, ma ultimamente anche molti uomini sono succubi delle consorti le quali per “distruggerli psicologicamente” utilizzano soprattutto la denigrazione circa le loro capacità sessuali, lavorative, economiche e l’alienazione parentale (denominata comunemente PAS) non permettendogli di frequentare regolarmente la prole alla quale viene dipinta la figura paterna come negativa, oppure compiendo delle vere e proprie battaglie legali, allo scopo di spogliarli di tutti i loro beni (tramite richieste economiche e di mantenimento esorbitanti).
all’interno di un nucleo familiare = in tal caso a fare le spese della violenza sono i figli, che purtroppo a seguito delle biasimevoli condotte di uno dei due genitori, quali : rimproveri, svalutazioni, percosse, porteranno a vita sulla loro pelle, i segni dei danni subiti. Da piccoli mostreranno mancanza di autostima, disturbi del sonno, dell’alimentazione, dell’apprendimento, chiusura in sé stessi e molto altro ancora. Da adulti invece, potranno essere affetti da svariate patologie e saranno più disposti a cedere alle lusinghe di droghe o alcool. In questi casi la presenza di uno psicoterapeuta dell’età evolutiva è fondamentale per cercare di ovviare alle carenze genitoriali e comprendere quali siano i metodi di approccio più adatti per il bambino.
Da ultimo, ma non per ultimo i segnali dai quali intravedere la “disfunzionalità” nella coppia :
- Gelosia ingiustificata = il soggetto persecutore controlla ossessivamente tutti i movimenti (controlla spesso anche il telefono, la corrispondenza, ecc.) del/della partner, facendo scenate senza alcun fondato motivo, impedendogli/le anche di vestirsi con gli abiti che preferisce
- Comportamenti ingiuriosi = l’aguzzino si fa beffe della vittima, oltraggiandola a spron battuto, addirittura provocando alterchi al fine di umiliarla
- Minacce = il persecutore ricorre continuamente alla minaccia per intimorire la vittima e tenerla soggiogata. Le minacce possono riguardare anche l’incolumità di parenti o la distruzione o il danneggiamento di oggetti
- Svalutazione e denigrazione = il persecutore svaluta continuamente la vittima (ne svaluta i comportamenti e la personalità) per minarne l’autostima e la denigra agli occhi di chi le vuol bene. La convince che non potrà essere amata se non da lui/lei
- Limitazione dei movimenti e controllo delle frequentazioni = il persecutore limita la libertà della vittima, facendole intorno “terra bruciata”, ovvero le impedisce di uscire e frequentare liberamente parenti ed amici, che egli disistima tutti e ritiene inadeguati
- Stalking = il persecutore tormenta la vittima con tutta una serie di azioni volte al controllo : invia messaggi telefonici, pretende videochiamate (per vedere dove si trova), domanda in continuazione cosa sta facendo, dove andrà, se esce o meno, alterandosi nel caso in cui la vittima “non obbedisca” ai suoi “ordini”
- Limitazioni economiche = il persecutore non concede libertà economica alla vittima per tenerla legata a sé, quindi non le dà l’opportunità di tenere del denaro, di gestirlo e di spenderlo, affermando che non ne è capace
- Insistente richiesta di rapporti sessuali
- Insinceri ed ingannevoli pentimenti = il persecutore ogni volta che la vittima reagisce cercando di sottrarsi alle sue molestie, è portato ad affermare falsamente di essere intenzionato a cambiare, si mostra pentito, disperato e pronto a far di tutto pur di dimostrargli/le il suo “amore”. Purtroppo però un soggetto di tal genere non può cambiare ! Può cambiare però la vittima, dando “un bel colpo di spugna” al passato, con la forza di volontà, progettando un futuro migliore.